I numeri non sono chiari secondo l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato. I numeri relativi alle consegne delle dosi vaccinali . Il rischio è che non si possa pianificare il futuro in modo adeguato, se del futuro si conosce sempre troppo poco. E’ quanto l’assessore ha palesato nella conferenza Stato Regioni. Non basta declinare il totale trimestrale, dice D’Amato, ma serve avere un quadro chiaro delle prossime settimane. Ad oggi non si conosce ancora con esattezza il numero dei vaccini Johnson&Johnson che arriveranno nei mesi di aprile e maggio e non si hanno numeri esatti delle consegne di maggio per nessuno dei quattro vaccini. E’ complicato con queste modalità organizzare correttamente il sistema di prenotazioni che nel Lazio sta dimostrando di funzionare, nonostante tutto. Per questo l’auspicio di D’Amato è che nelle prossime ore vengano dati ulteriori elementi di garanzia circa le forniture dei vaccini, il tema oggi non sono i luoghi di somministrazione, ma esclusivamente le dosi”, dice.
Il lavoro che il Lazio sta svolgendo è confermato dai numeri: la percentuale tra dosi somministrate e dosi consegnate è al 90%.
Nel Lazio sono oltre 900 mila le persone già prenotate fino a maggio, di cui circa 400 mila nella fascia di età over 70. In due giorni di prenotazioni per la fascia 68-69 sono stati 69.578 i prenotati con prima e seconda dose. E nella notte tra mercoledì e giovedì via alle prenotazioni per la fascia di età 66-67 anni.
Insomma il problema non è organizzativo, ma è capire sulla base di quali e quanti vaccini bisogna organizzarsi.