In tribunale a Frosinone è iniziato il processo per l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il 21enne ucciso di botte lo scorso 6 settembre a Colleferro, dopo aver cercato di difendere un suo amico.
Il processo è a porte chiuse: erano presenti i familiari del giovane. In aula solo uno dei quattro aggressori: Francesco Belleggia mentre i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli in collegamento video dal carcere. Tutti e quattro sono accusati di omicidio volontario.
“Sono arrivate alla famiglia delle lettere di perdono, ma questo non è il momento del perdono ma della responsabilità”. Lo ha detto l’avvocato Domenico Marzo, legale dellafamiglia di Willy Monteiro Duarte, all’ingresso del Tribunale di Frosinone dove si terrà l’udienza per l’omicidio del 21enne avvenuto a Colleferro la notte tra il 5 e 6 settembre scorsi. “Ci auguriamo una sentenza che affermi la responsabilità di un fatto esecrabile”
aggiunge.
In mattinata è stata rigettata dalla Corte di Assise del Tribunale di Frosinone la richiesta di rito abbreviato per gli imputati, già formulata davanti al gip e oggi reiterata, “ritenuto – ha spiegato in aula il presidente Francesco Mancini – che la legge 33/19 esclude per i delitti puniti con l’ergastolo l’accesso al rito abbreviato.
Accolto, invece, dal presidente della Corte di Assise del Tribunale di Frosinone, Francesco Mancini, dove è in corso il processo per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte le costituzioni di parte civile già approvate dai pm Francesco Brando e Giovanni Tagliatela. "Ritenuto che tali comuni hanno ricevuto danni di immagine e materiali veri e propri e che tale allegazione costituisce titolo legittimante alla costituzione di parte civile - ha detto - ammette le costituzioni di parte civile". Richiesto invece dalla Procura lo svolgimento del processo a porte chiuse.