Vaccini e green pass falsi venduti sul dark web: il traffico è stato sventato dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla procura di Milano. Sono stati sequestrati canali e account Telegram.
I finanzieri del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche hanno portato a temine un’ importante operazione di contrasto al fenomeno nel giorno dell’entrata in vigore della certificazione vaccinale europea indispensabile per poter tornare a viaggiare liberamente
Grazie a strumenti di investigazione di ultima generazione le fiamme gialle hanno individuato e sequestrato 10 canali e account Telegram, che rinviavano ad account anonimi su specifici Marketplaces nel Dark-Web, tramite i quali era possibile interfacciarsi con il venditore e procedere all’acquisto dopo aver completato il pagamento rigorosamente in criptovalute.
Il nuovo business criminale si è focalizzato soprattutto sulla vendita di “Green Pass” contraffatti, riportanti falsi dati identificativi del vaccinato, il relativo QR Code, appositamente generato, nonché il numero che contraddistingue il lotto di origine della prima e della seconda dose di vaccino.
I falsi “Green Pass” potevano essere recapitati, secondo quanto ingannevolmente riportato dai cyber-criminali, anche a chi risiede in paesi extra UE (Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera).
Migliaia di utenti della rete – anche a fronte di prezzi irragionevoli e rischi elevatissimi per la salute – si sono registrati sui canali illegali alla ricerca di vaccini e “Green Pass”, attratti dalle foto delle fiale e dei certificati e dall’opportunità di acquistare pacchetti all inclusive, il cui prezzo variava dai 110 ai130 euro, con garanzia di anonimato, tracciabilità della spedizione, imballaggio a temperatura refrigerata, certificazione di avvenuta somministrazione del vaccino.