5 pullman da Frosinone e 6 da Latina, 300 agricoltori ed oltre 20 amministratori tra sindaci, assessori e membri dell’associazione territoriale di caccia: sono i numeri della mobilitazione firmata Coldiretti che si darà appuntamento giovedì mattina al palazzo della regione Lazio per chiedere di cambiare la legge nazionale sulla caccia, l’unico modo questo – sostiene il direttore Coldiretti Frosinone e Latina Carlo Picchi – per risolvere il problema dei cinghiali che sta assumendo proporzioni fuori controllo.
La gestione della fauna selvatica , spiega Picchi, è in carico alle Regioni e ciascuna ha tentato negli anni di approcciare alla questione in modo diversificato. Ciò che Coldiretti pone in evidenza è la necessità di individare soluzioni a misura del territorio.
Nell’area dell’anagnino, ad esempio, dove per decenni si è coltivato mais, da qualche anno si assiste ad una riconversione delle colture, scegliendo soluzioni che meno piacciono ai cinghiali. Nella speranza – spiega Picchi – di non ritrovarsi devastato l’intero raccolto. Per questo spiega il numero uno della confederazione è necessario individuare una soluzione che consenta di aprire la caccia ai cinghiali in diversi periodi dell’anno, e soprattutto che dia la possibilità di ricorrere ad una caccia di selezione in quei territori che non sono mai stati habitat naturale per i grossi animali.
Per questo la mobilitazione prevista per giovedì sarà nazionale, dal momento che il problema riguarda l’intero stivale, anche ormai le aree marittime. Virali le immagini che hanno fatto il giro del web e che raccontano di una intera famiglia di cinghiali in spiaggia in cerca di cibo e refrigerio, perfettamente integrata tra i bagnanti.