Si sono ritrovati a Roma con due presidi: uno sotto al palazzo della regione Lazio per chiedere supporto nella battaglia da portare all’attenzione poi di palazzo chigi dove il nutrito corteo di Coldiretti si è spostato per chiedere al presidente Mario Draghi una riforma della legge nazionale 157 che vada a modificare la gestione della fauna selvatica da cui poter risolvere il problema cinghiali, diventato negli anni un vero e proprio dramma per l’economia di migliaia di aziende agricole.
E la risposta di Palazzo Chigi è diventata un impegno formale ed ufficiale per individuare, entro l’estate, una prima soluzione.
700 gli agricoltori confederati giunti da ogni parte del Lazio. Oltre 350 i membri Coldiretti di Frosinone e Latina che, guidati dal direttore Carlo Picchi, a bordo di 6 pullman sono arrivati in mattinata a Roma per la mobilitazione nazionale. In primis, trovare una soluzione alla devastazione che i cinghiali provocano scendendo a valle in cerca di cibo e refrigerio, devastando ettari ed ettari di coltivazioni. Ma non è solo questa la motivazione che ha portato in piazza Montecitorio migliaia di agricoltori italiani.