Mentre in Francia il presidente Macron ha reso obbligatorio il pass per i grandi eventi, per i ristoranti e per i trasporti in Italia il dibattito va avanti.
Per l’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, «sarebbe utile che il Governo decidesse in che maniera vada utilizzato il Green Pass, possibilmente con la vaccinazione completa, prima di adottare misure restrittive generalizzate con i vecchi parametri».
D’Amato ricorda come milioni di cittadini abbiano scaricato questo documento ma si fa difficoltà a comprendere a cosa realmente serva se non viene messo in campo un meccanismo di carattere regolatorio come è stato adottato in Francia.
L’assessore porta anche un esempio: «se in piscina si entra con la cuffia, non vedo perché chi deve viaggiare in treno, non lo possa fare esibendo, assieme al titolo di viaggio, anche il Green Pass».
Secondo D’Amato, oltretutto, vanno attualizzati i parametri utilizzati finora per i colori. E soprattutto dice: «No a restrizioni con pochi ricoveri».
Oggi – dice sono prioritari due indicatori: da un lato il tasso di completa copertura vaccinale rispetto alla popolazione e dall’altro il tasso di ospedalizzazione.