“E’ l’unico modo per evitare di chiudere nuovamente le attività”: con questa frase lapidaria il presidente del consiglio Mario Draghi annuncia l’obbligatorietà del green pass a partire dal 6 agosto per tutti i cittadini dai 12 anni in su. Sono esentati solo quei soggetti che hanno idonea certificazione medica, spiega Palazzo Chigi.
Innanzitutto spieghiamo quando il green pass sarà indispensabile. Al ristorante se siamo all’interno seduti al tavolo; ai palazzetto dello sport, nei musei, o in occasione di mostre; Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso ; sagre e fiere, convegni e congressi; Centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, sociali e ricreativi se le attività sono all’interno e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia; obbligatorio anche nelle sale gioco, bingo e casinò e nei concorsi pubblici.
All’aperto potrà essere richiesto solo in quelle circostanze in cui non è possibile garantire il giusto distanziamento.
In caso di trasgressione le multe saranno due: una al titolare dell’atti, l’altra al cliente. Si va da un minimo di 400euro ad un massimo di 1000 euro a testa. Alla terza trasgressione, l’esercizio rischia la chiusura da uno a 10 giorni.
Il green pass si ottiene anche solo dopo la prima dose di vaccino, oppure attraverso un certificato di guarigione nei precedenti sei mesi, oppure attraverso l’esito negativo di un test molecolare, antigenico o salivare, nelle 48 ore precedenti l’evento cui si vuole partecipare.
Tra le novità c’è anche la modifica dei parametri che detteranno il colore delle regioni. L’Rt non sarà l’unico elemento da prendere in esame ma a questo si aggiunge la pressione sulla rete ospedaliera. Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 e quello in terapia intensiva devono restare entro parametri stabiliti dal Governo colore per colore.
Per restare in zona bianca ad esempio, che è poi l’auspicio di tutti, bisogna che «l’incidenza settimanale dei contagi deve essere inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive. Se l’incidenza è superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 non deve superare il 15% e quello in terapia intensiva il 10%». Sono tre dunque i parametri che adesso vanno a decretare il bianco, il giallo, l’arancione ed il rosso.
Contestualmente il governo ha deciso di prorogare fino al 31 dicembre 2021 lo stato di emergenza e contestualmente ha annunciato tamponi e test sierologici ad un rezzo calmierato per consentire una attenta e costante attività di screening e prevenzione