Comincia a sortire gli effetti sperati introduzione dell’applicazione informatica e-Das con cui la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane monitorano il trasferimento e la correttezza della commercializzazione di carburanti. Nella lente d’ingrandimento delle Fiamme Gialle del gruppo di Formia e dell’ufficio delle Dogane di Gaeta sono finiti due depositi commerciali di olii minerali di Esperia e di Spigno Saturnia che, secondo le accuse, effettuavano trasferimenti di carburanti segnalando all’agenzia delle dogane carichi diversi rispetto a quelli denunciati. A fare il resto ci hanno pensato i finanzieri del gruppo di Formia da pochi giorni guidati dal tenente Colonnello Luigi Galluccio.
Per i finanzieri, in alcuni controlli stradali è stato riscontrato l’illegittimo contenuto di alcune cisterne in partenza dai depositi di Esperia e Spigno. In quest’ultimo centro, presso una stazione di servizio è stata sequestrata una cisterna con rimorchio con un carico di quasi 17mila chilogrammi di olio pesante. Lo hanno evidenziato le analisi del laboratorio chimico: secondo finanzieri ed agenzia delle dogane questo ha portato ad un raggiro per diverse migliaia di euro. Sarebbero state versate all’erario, per gli inquirenti, accise inferiori rispetto a quelle previste dalla commercializzazione del gasolio. Secondo le accuse nell’impianto di Spigno Saturnia sarebbe stato erogato in maniera truffaldina del gasolio quando era tutt’altra cosa.
Le indagini – fanno sapere il tenente Colonnello Galluccio ed il dirigente dell’ufficio delle Dogane di Gaeta Francesco Mastrantonio – sono appena agli inizi e sono culminate anche con la denuncia di tre persone – i titolari dei due depositi e della stazione di servizio di Spigno Saturnia a vario titolo per la violazione dell’articolo 40 del testo Unico sulle Accise per sottrazione al pagamento dell’Imposta – quella per il gasolio è di 617 euro per mille litri quando quella per la benzina è di 728 euro – ma anche per falsità ideologica e frode in commercio. In più gli inquirenti hanno apposto i sigilli a due serbatoi interrati dei depositi di Esperia e Spigno Saturnia per il mancato rispetto della normativa contro gli incendi.