E’ stato condannato a quattro anni e cinque mesi, quindi pena dimezzata rispetto alle richieste dell’accusa, Matteo Verdicchio, il 24enne che colpì ripetutamente il 22 luglio 2018 Michele Liburdi, allora 54enne davanti ad un bar di Patrica, uccidendolo. Il Gup del Tribunale di Frosinone ha emesso la sentenza nel primo pomeriggio al termine di un processo con rito abbreviato condizionato ad una perizia medica legale.
Come detto i fatti avvennero nel luglio di tre anni fa, quando i due ingaggiarono una lite all’esterno dell’attività commerciale al culmine della quale Verdicchio, anche in virtù della maggiore forza fisica, colpì più volte il 54enne in particolare al basso ventre. Colpi che portarono le conseguenze più gravi alla milza della vittima, che venne letteralmente spappolata. Liburdi morì a causa dell’emorragia qualche ora dopo in ospedale.
Il processo, come detto, è stato condotto con il rito abbreviato come richiesto dalla difesa dell’imputato, rappresentato dall’avvocato Gianpiero Vellucci. Davanti al giudice, durante il dibattimento, sono sfilati quattro medici legali: uno nominato dal PM, uno dalla difesa dell’imputato, uno dalle parti civili ed un noto accademico individuato dal Giudice.
Al termine delle arringhe degli avvocati Ottaviani e Maietta, che rappresentavano i genitori ed il fratello della vittima e quella dell’avvocato Vellucci, il Pm Trotta aveva chiesto otto anni di reclusione. Il Giudice ha dimezzato di fatto le richieste dell’accusa condannando Verdicchio a quattro anni e cinque mesi.