Il personale ospedaliero si fa carico delle spese per i tamponi per essere costantemente monitorati e garantire il massimo della sicurezza a familiari e pazienti con cui entrano quotidianamente in contatto.
Un onere che per portantini, addetti ai servizi di pulizia e sanificazione e gli addetti mensa è completamente a proprio carico.
Per questo il sindacato Clas si rivolge al Prefetto di Latina dopo aver già interpellato il governatore del Lazo Nicola Zingaretti.
Una anomalia, questa, che si riscontra solo nella Asl di Latina, sostiene il sindacato Clas che evidenzia come nelle altre province anche al personale non sanitario è garantito il monitoraggio attraverso tamponi periodici forniti dalle stesse strutture ospedaliere.
Il Sindacato Clas di Latina chiede perciò un intervento urgente al prefetto Maurizio Falco, tramite una lettera inviata anche all’assessore regionale alla sanità, Alessio D’Amato, e alla direttrice sanitaria della Asl, Silvia Cavalli.
Il segretario nazionale di Sindacato Clas, Simona Rossi Querin ricorda come già il 29 dicembre scorso si sia rivolta alla Regione Lazio ed alla Direzione Generale della Asl di Latina senza però ottenere risposta.
Ecco perché oggi si rivolgono al Prefetto Falco evidenziando come gli addetti ai servizi stiano garantendo da sempre l’agibilità dei presidi ospedalieri e la fruibilità di tutti i servizi essenziali “non sanitari” svolti all’interno di queste strutture, operando parallelamente al servizio prestato dal personale medico ed infermieristico. Per questo motivo non possono essere considerati degli invisibili, scrive il segretario Rossi Querin che chiede controlli periodici e gratuiti per tutto il personale dei servizi, così come previsto per tutto il personale sanitario e socio sanitario”.