189 vittime sul lavoro in tutta Italia nei primi tre mesi del 2022, 75 solo nel mese di marzo. Sono i dati diffusi dall’Osservatorio Vega Engeneering.
Nel Lazio ci sono stati 11 decessi. Sette di questi hanno riguardato Roma e provincia, al secondo posto a livello nazionale. Quattro, invece, i casi in provincia di Frosinone che si colloca al nono posto in Italia. Non ci sono stati decessi nelle altre province.
Complessivamente il Lazio si colloca in zona gialla: tra le regioni più insicure sul lavoro ci sono Molise, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Toscana e Marche.
Sulle 189 morti totali in Italia 138 sono state rilevate in occasione di lavoro, mentre sono 51 le persone decedute a causa di un incidente in itinere. Erano 31 nello stesso periodo dell’anno scorso.
Il settore Trasporto e Magazzinaggio conta il maggior numero di decessi in occasione di lavoro.
La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni. Ed è proprio in questa fascia d’età che si rileva anche uno degli indici di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati (11,3%) insieme a quella degli over 65 (11,7%). L’incidenza di mortalità minima è invece nella fascia di età tra 25 e 34 anni, mentre nella fascia dei più giovani, ossia tra 15 e 24 anni, l’incidenza risale a 7,1 infortuni mortali ogni milione di occupati.
Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro nel primo trimestre 2022 sono 13. In 11 invece hanno perso la vita nel percorso casa-lavoro. Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 17. Il martedì è il giorno della settimana in cui si è verificato il maggior numero di infortuni mortali.
Le denunce di infortunio totali sono in aumento (+ 51% rispetto a marzo 2021). A marzo 2021 erano 128.671 mentre a marzo 2022 sono 194.106.