Ci accompagna sin dai primi istanti della nostra vita. Ci accompagna nei primi anni della crescita e ci sostiene nell’età adulta: il latte rappresenta uno dei beni più preziosi che abbiamo a disposizione per questo al latte viene dedicata nel mondo una intera giornata, quella del primo giugno istituita dalla Fao.
24 ore per riflettere sull’importanza che rappresenta nell’alimentazione quotidiana ma non solo. Una giornata per ricordare anche quanto sia indispensabile proteggerlo. Perché ad oggi, stando ai dati diffusi da Coldiretti Lazio, una stalla su 10 rischia di chiudere i battenti
“Sulla zootecnia pesano anche le ripercussioni del conflitto in Ucraina – spiega il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – ma non solo. Le aziende fanno fatica a risollevarsi dopo la crisi determinata prima dalla pandemia e poi dall’aumento dei costi delle materie prime”.
Uno tsunami determinato dall’effetto congiunto dell’aumento dei costi energetici e dei mangimi, il settore dei bovini da latte si confronta con pesanti criticità. Un rischio per l’economia, l’occupazione e l’ambiente ma anche per l’approvvigionamento alimentare del Paese in un settore in cui l’Italia è dipendente dall’estero per il 16% del proprio fabbisogno.
“Non possiamo permetterci di perdere le eccellenze del nostro territorio come il latte fresco, di cui Roma e il Lazio sono tra i maggiori consumatori in Italia, insieme ai prodotti che con il latte è possibile realizzare e rappresentano una distintività della regione Lazio spiega Granieri che conclude ricordando che “la stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza sì economica ma anche e soprattutto sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori”.