I contagi aumentano, nel Lazio come in tutta Italia: in questi giorni mai al di sotto dei diecimila sul territorio regionale. Attenzione alta, ma la soglia d’allarme è lontana.
Lo ha ribadito ancora una volta l’assessore regionale alla sanità Alessio D’Amato, che ha voluto in qualche modo rassicurare circa la situazione che stiamo vivendo: è vero che i positivi si sono moltiplicati, ma i valori che riguardano le strutture ospedaliere sono buoni, nulla a che vedere con quelli dei periodi bui. Un dato su tutti: quello delle terapie intensive, i posti occupati sono 73 su tutta la regione.
Il picco dei casi però si sta avvicinando, è previsto nella seconda metà del mese di luglio: per D’amato non si può fare altro che adottare delle norme di precauzione, prima fra tutte la mascherina ffp2 in luoghi chiusi ed affollati. La fine dello stato d’emergenza e poi di tutte le restrizioni hanno dato infatti la sensazione che tutto fosse finito, ma sappiamo bene che non è così. Le positività di questi giorni lo dimostrano ancora di più.
“Abbiamo una copertura vaccinale tale che il virus ha un decorso modesto: due giorni con un po’ di febbre e mal di gola” – ha spiegato d’Amato .
Eventi pubblici affollati, gente insieme senza mascherine o distanziamento, concerti con migliaia di persone: sono le scene cui siamo abituati in queste settimane, eppure si sta sollevando una gran polemica sul concerto dei Maneskin: “Dobbiamo imparare a convivere con il virus. È difficile pensare a nuove restrizioni. Ma serve comunque responsabilità – queste le parole dell’assessore – Se sono un paziente fragile, eviterò gli appuntamenti di massa. Se devo vedere un parente anziano, aspetterò una settimana dal grande evento di turno”.