E’ stata una fototrappola piazzata dai militari del N.I.P.A.A.F. proprio a ridosso dei boschi di monte calciano a consentire di arrivare all’uomo che, secondo le accuse, ha lanciato dal finestrino un probabile innesco, scoppiato ore dopo e che ha causato un vasto incendio, domato solo con l’ausilio di mezzi aerei.
Non solo perché la foto trappola ha catturato anche altre due persone intente a posizionare due inneschi presso la stessa località che, scoppiati ore dopo, hanno causato la distruzione di circa 270 ettari di bosco.
I fatti risalgono al periodo che va dal 16 al 28 luglio scorso quando, complice il forte caldo che caratterizzava quelle giornate estive e il vento secco, i roghi sono stati domati a seguito di diversi giorni di lavoro, dopo aver divorato centinaia di ettari di bosco devastando le località di Monte Calciano e Monte Acuto nel Comune di Giuliano di Roma
Questo è il quadro emerso dalle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Frosinone ed eseguite dal Nipaaf del Gruppo Carabinieri Forestale di Frosinone
Oggi per i tre soggetti sono state disposte altrettante misure cautelari, due in carcere ed una ai domiciliari. I tre sono accusati di incendio boschivo doloso aggravato dai futili motivi.