Eppur si muove. Si potrebbero commentare così i dati di produzione per il 2022 rilasciati in mattinata dalla FIM Cisl per gli stabilimenti italiani della galassia Stellantis. Dopo quattro anni, seppur per un misero 1,8%, torna il segno positivo. Crescono tutti gli stabilimenti rispetto al 2021, tranne Sevel. Cassino cresce del 25,7%, ma i volumi rimangono ancora inferiori rispetto al 2019, l’anno prima della pandemia.
Per Cassino Plant c’è una certezza: Grecale ha fatto la sua parte, nonostante tutto. In un anno infatti sono state prodotte 55000 autovetture, con un incremento secco rispetto al 2021 pari ad oltre il 25%. Quanto pesa però il nuovo Suv Maserati? Più di quanto si poteva immaginare, visto il prezzo e la nicchia rappresentata: sono stati infatti 13600 i modelli del tridente realizzati all’interno della fabbrica cassinate. L’altra buona notizia è che il calo rispetto al 2019 è basso e verrà molto probabilmente superato nel 2023, pari al 6,4%. A guidare le produzioni è Stelvio con il 48%, poi Giulia al 27% e al 25, ma in continua salita, c’è Grecale.
Si badi bene: nulla di paragonabile al 2017, quando Giulietta, Giulia e Stelvio, superarono le 135 mila immatricolazioni e c’erano oltre 4000 dipendenti. La strada, in ogni caso, pare essere quella giusta. Anche perché quest’anno hanno pesato, e non poco, gli stop produttivi per mancanza di componenti, che non hanno permesso neanche i recuperi produttivi, aggiungendo altre giornate di fermo. In totale sono stati 55 i turni di lavoro saltati, coperti con contratti di solidarietà e con circa 150 lavoratori ogni giorno coperti da ammortizzatori sociali.