Finisce con lo stadio a cantare la capolista se ne va. Perché questa e’ fuga vera. Grazie a quel rigore realizzato da Gennaro Borelli. L’uomo dei gol pesanti , pesantissimi. Anche il Benevento va ko allo Stirpe. E il vantaggio sulle inseguitrici ora assume proporzioni importanti.
Nel Frosinone le novità di formazione riguardano la difesa con Capitan Lucioni e Monterisi dal primo minuto. Dall’inizio pure Frabotta. La partenza è tutta dei ciociari che vanno subito vicino al vantaggio dopo pochi secondi con Rohden ben servito da Frabotta.
4 minuto, Moro si porta la palla sul sinistro e calcia, palla in curva. Tre minuti dopo grande giocata di Caso a servire ancora Moro che, però, è impreciso. Uno scatenato Caso semina un nuvolo di avversari, scambia con Rohden ma viene anticipato in extremis da Paleari. È il 18esimo. 28esimo
Minuto; pettinari tocca proprio er El Kouakibi che anticipa Lucioni e dal limite fa partire un sinistro che va fuori di un niente: brividi per i ciociari. Ancora Rohden servito da Monterisi, blocca Paleari. Dopo la mezz’ora il sinistro di Acampora termina sopra la traversa. Prova a chiudere in avanti la formazione ospite ma senza creare pericoli. Al riposo il match non si sblocca. Prima conclusione della ripresa per i sanniti con Acampora. Tiro abbondantemente fuori dallo specchio. La gara resta difficile per un Frosinone che ha bisogno di una scossa. Barzelli appena entrato per Lulic che piazza il destro,sfera fuori. È il 12esimo. I ciociari non sono quelli visti nelle uscite precedenti. Tanti gli errori e le imprecisioni. Passa la mezz’ora ma non accade nulla. Grosso si gioca la carta Borrelli. Poi al 33esimo i ciociari ottengono un calcio di rigore per un tocco di mano in area di Foulon.Vane le proteste dei sanniti. Va Borrelli sul dischetto che spiazza Paleari. E’ il 35esimo. Esplode lo stadio. La risposta del Benevento. Nel finale i sanniti ci provano. Nell’ultimo dei 5 minuti di recupero sugli sviluppi di un calcio di punizione tenta il gol addirittura Paleari. Il collega Turati blocca tra il tripudio dello Stirpe che al triplice fischio finale e’ una bolgia. Perché questa può essere davvero una stagione particolare