CASSINO – Sono passati 68 anni da quel 5 febbraio del 1955, il giorno in cui nello studio del Notaio Violo a Cassino venne fondata la Banca Popolare del Cassinate. Una storia nata nel momento più difficile per la città di Cassino, quando i bombardamenti avevano cancellato tutto, ma la voglia di ripartire era molta. E così 43 soci, con in testa il Senatore Restagno, sindaco di Cassino, posero la ripartenza al primo posto, con l’obiettivo di sostenere le prime iniziative imprenditoriali.
Da allora, dai primi cittadini che decisero di affidare i loro risparmi alla Banca Popolare, iniziò quella storia che conosciamo fino ad oggi, una storia ispirata dal motto di Luigi Luzzatti, padre delle banche popolari che diceva: “Poco a molti e non molto a pochi”. Tanta la soddisfazione e la commozione del Presidente Vincenzo Formisano: “Raccolgo il testimone di chi mi ha preceduto, in particolare mio padre, dalla sua voce ho condiviso con lui la storia della banca, cresciuta nel tempo grazie alla fiducia dei risparmiatori”.
Oggi la banca con 25 filiali, più di 130 dipendenti e 1903 soci oggi la BPC svolge un ruolo importante per il territorio, ergendosi come punto di riferimento. “Oggi, dopo un anno record in cui abbiamo consolidato la nostra leadership – continua Formisano – ricordare questo anniversario è un modo per dire grazie e ricordare a tutti quale è lo spirito che anima la BPC: il mondo è cambiato, ma a rimanere costanti sono i valori che ispirano l’azione della banca”. Un sentimento condiviso dal direttore generale Roberto Caramanica: “Una banca locale ben gestita costituisce una risorsa centrale per famiglie, imprese e comunità: 68 anni di storia della Banca Popolare – conclude Caramanica – sono un traguardo, o meglio una tappa straordinaria”.