I predatori della buona fede degli anziani non si fermano, continuano a truffare, ma non sono i soli a non fermarsi. Per l’ennesima volta ci hanno pensato gli uomini della sottosezione A1 di Cassino della Polstrada di Frosinone a fermarli, stavolta con due arresti. Il tutto è accaduto nella serata di domenica, quando gli uomini del dottor Macarra hanno notato una 500X con a bordo un uomo ed una donna, che sfrecciava sulle corsie dell’A1 in direzione sud.
Dopo un breve inseguimento la pattuglia è riuscita a fermare l’auto. Subito i poliziotti hanno notato che qualcosa non andava, perché i due, molto nervosi, davano versioni discordanti sul viaggio e soprattutto avevano un bel palmares di precedenti penali. A quel punto, quindi, è scattata la perquisizione personale e veicolare. E’ a quel punto che la donna ha tentato di disfarsi di una busta in cellophane, ma non è passata inosservata.
I poliziotti l’hanno subito recuperata, notando che all’interno c’erano diversi monili in oro, mentre addosso all’uomo sono stati trovati altri gioielli ed 800 euro in contanti. Da lì è scattata tutta una serie di accertamenti, fino a scoprire che c’era una segnalazione di truffa ad anziani che corrispondeva con i due fermati, partita dai carabinieri di Rignano Flaminio. Il modus operandi era uno di quelli tipici: un’anziana che riceve la chiamata di un fantomatico maresciallo dei carabinieri, un figlio che causa un incidente e rischia grosso ed una somma da pagare per mettere le cose a posto.
Quella somma l’avrebbe ritirata una certa “Maria”, che puntualmente poco dopo si presenta a casa della donna. L’anziana, in preda al panico, ha consegnato soldi, gioielli ed il bancomat con il Pin. Il resto è storia finita sulle corsie dell’autostrada, con Maria che è stata riconosciuta dall’anziana ed ammanettata insieme al suo complice. I due sono stati posti ai domiciliari, la refurtiva è stata riconsegnata all’anziana.