Le quotazioni sono in crescita e per questo scatta l’allarme furti. In ballo non ci sono soldi o gioielli ma mimose che, secondo le stime Coldiretti, quest’anno saranno particolarmente preziosi per via della poca disponibilità causata dalla mancanza di acqua.
E così in questo marzo 2023 dobbiamo dire addio ad una mimosa su 3 proprio a causa della siccità che ha tagliato la produzione di almeno il 30% con gli sbalzi di temperature causati dai cambiamenti climatici che a macchia di leopardo hanno fatto anticipare la raccolta e provocato – insieme alla guerra in Ucraina – l’esplosione dei costi dell’energia per salvare nei frigo i fiori simbolo dell’8 marzo.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti alla vigilia della Festa delle donne con i ramoscelli di mimosa che sono tutti di origine nazionale
La scarsità di mimose nel 2023 ha fatto aumentare le quotazioni con prezzi che vanno dai 5 ai 10 euro per i rametti più piccoli, per salire fino ai 20 euro e oltre per i mazzi più grandi o per le piante in vaso.
Una situazione che sta attirando i ladri di fiori tanto che – sottolinea la Coldiretti – si moltiplicano le segnalazioni di furti e tentati furti nelle aree di coltivazione ed esplode in vista dell’8 marzo il mercato nero dei venditori abusivi in strade e piazze che vanno assolutamente evitati – evidenzia Coldiretti – per non alimentare il business dell’illegalità.