Schiuma bancastra e mare torbido sul litorale pontino, non c’è da preoccuparsi: le acque non sono inquinate, sono balneabili.
«L’aspetto torbido e la presenza di schiuma in alcuni tratti sono dovuti – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Elena Palazzo – semplicemente a un fenomeno naturale, legato alla presenza di alghe microscopiche, che non comporta alcun rischio per la salute pubblica».
L’assessore Palazzo si è attivata a seguito alle numerose segnalazioni giunte dal territorio, dando mandato all’Arpa Lazio, di avviare un campionamento straordinario del litorale pontino con il supporto della Guardia Costiera. Tre i punti interessati: la zona di Latina-Sabaudia-Terracina e San Felice, quella di Fondi-Sperlonga-Itri-Gaeta nord e quella di Gaeta sud-Formia-Minturno.
«L’esito dell’indagine ci ha ampiamente rassicurati – commenta l’assessore Palazzo – Arpa Lazio informa che i risultati delle analisi microbiologiche mostrano valori conformi ai limiti previsti. Ciò significa che le acque del litorale non sono inquinate».
Precisa poi l’assessore: «Si tratta di un fenomeno che si verifica naturalmente dalla tarda primavera fino all’inizio dell’inverno, dovuto principalmente al caldo e alla disponibilità di nutrienti, come azoto e fosforo, nelle acque marine. Lo stesso fenomeno che è probabilmente responsabile delle colorazioni anomale in mare dovute soprattutto alla fioritura algale di alcune specie particolari», conclude l’assessore regionale all’Ambiente, Elena Palazzo.