Dopo giorni di polemiche il principale indiziato della morte della capretta, uccisa in un agriturismo di Anagni, domenica scorsa, esce allo scoperto.
Il 17enne di Fiuggi, e la sua famiglia, tramite il loro avvocato di fiducia, Giampiero Vellucci, dicono basta a quella che definiscono una vera e propria gogna mediatica.
Da una settimana – fa presente il legale – il minorenne e i suoi familiari sono oggetto di insulti, diffamazioni minacce, anche di morte, sui social network.
L’avvocato Vellucci non entra nel merito delle indagini svolte dai carabinieri della Compagnia di Anagni e che hanno portato alla denuncia del giovane.
Ma chiede rispetto. Sottolinea che il suo assistito ancora non ha ricevuto formale comunicazione di essere indagato dalla Procura dei Minori di Roma.
Chiede che questo clima d’odio finisca al più presto. Ribadisce il diritto del minorenne a non essere diffamato e minacciato.
Un clima – osserva Vellucci – che sta avendo non solo il sapore di un anticipato giudizio di colpevolezza ma che si sta manifestando con toni connotati da un ferocia espressiva incompatibile con la riservatezza che deve caratterizzare le indagini.
Se questo stato di cose continuerà il legale del giovanissimo si dice pronto a presentare denunce per far terminare quella che – ribadisce – è un’autentica gogna mediatica nei confronti del suo assistito.