RIMINI – Ha toccato anche la provincia di Latina l’operazione della Guardia di Finanza partita da Rimini e denominata “Steal Oil”. Una operazione che ha portato al sequestro di beni per oltre tre milioni di euro nei confronti di tre imprenditori. L’operazione ha svelato l’esistenza di quella che viene definita una associazione per delinquere finalizzata a vari reati economici, tra cui: intestazione fittizia di società, tentata truffa con i fondi europei, ricettazione, frode e contrabbando internazionale di oli minerali.
Secondo le accuse l’organizzazione ha importato in Italia, in quattro mesi, circa 900 mila litri di kerosene rubati da un oleodotto di una base NATO in Belgio. Quel kerosene, sui documenti, sarebbe dovuto arrivare in Grecia, ma arrivava in Italia dove veniva miscelato con gasolio e olio rigenerato. In quel modo, grazie a titolari di distributori di carburanti conniventi, veniva messo in vendita agli ignari automobilisti che, senza saperlo, mettevano nelle loro auto questo mix.
I distributori erano presenti nelle province di Latina, Roma, Napoli, Lucca e Rimini, da dove è partito tutto. Il tutto è partito da un controllo ad un camion, nella disponibilità dei tre indagati, fermato al casello di Maccarese: in quel camion c’erano 26 mila litri di kerosene. L’attività dei finanzieri è stata resa particolarmente complicata proprio dalla distribuzione geografica degli indagati e dalle società coinvolte, oltre al lavoro contemporaneo che è stato svolto in Belgio.