Il cerchio sui killer di Alexandru Ivan si stringe: parenti, a-mici e testimoni sono stati ascoltati in caserma a Frascati an-che nella giornata di domenica per fare luce sull’omicidio di del 14enne, ucciso a colpi di pistola nella notte di venerdì a Monte Compatri. È successo intorno alle 3, nei pressi del par-cheggio della metro Pantano, capolinea della linea C.
In particolare si cercano riscontri anche sulla versione del compagno della madre, Tiberiu, vero obiettivo dell’agguato, secondo gli investigatori. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Frascati vanno avanti a ritmo serratissimo.
Proprio il compagno della madre della vittima, Tiberiu, ha raccontato a La Stampa che gli spari sono partiti da ”una Ford bianca, ma non saprei dire il modello”. Quando Alexandru è sta-to colpito, prosegue, ”mi sono avvicinato a lui e gli ho alzato la maglietta: era tutto sporco di sangue e aveva un foro all’al-tezza del cuore. Mi è morto tra le braccia”.
Sui motivi per cui i due fossero nel parcheggio al capolinea della metro C, a Pantano, alle 3 del mattino Tiberiu spiega: ”Non erano le 3, ma le 2,30 circa. Mi avevano dato appuntamento per un chiarimento quei due uomini con cui mi ero picchiato al bar verso le 11 di sera”.
Gli investigatori avrebbero identificato – secondo quanto ripor-tato da Il Corriere della Sera – grazie alle telecamere di vide-osorveglianza, le due persone all’interno dell’auto da cui sa-rebbero partiti i colpi. Si tratta di due nomadi.