Botte e minacce, anche di morte. Una storia di violenza tra le mura domestiche che arriva da Boville Ernica.
La vittima è una ragazza del posto, sposata e con figli minorenni.
Le vessazioni da parte del marito, un professionista del luogo, secondo le accuse andavano avanti da tempo: dal 2017, anno i cui due si sono sposati.
La donna, in questo arco di tempo, non ha mai trovato il coraggio di denunciare quanto subito – stando al suo racconto – dal marito violento.
La vittima, assistita sia sotto il profilo civile che penale dall’avvocato del Foro di Frosinone, Teresa Carlini, solo a dicembre 2023, dopo un ultimo episodio, ha sporto denuncia in Questura. E ha raccontato tutte le vessazioni subite. Delle botte ricevute anche in gravidanza.
E, supportata dall’avvocato Carlini, ha rivelato agli investigatori un altro particolare: l’uomo – stando sempre al racconto della vittima – a dicembre, dopo che la stessa aveva scoperto un presunto tradimento, le ha detto: «Lascio casa e ti ammazzo».
Presentata la denuncia è scattato subito il codice rosso. La donna è stata posta dai poliziotti in una struttura protetta. Per il marito, quindici giorni, fa il Gip del Tribunale di Frosinone ha disposto l’allontanamento dalla casa familiare.
Nelle scorse ore è stata rigettata la richiesta avanzata dai legali dell’uomo di riavvicinamento.
Venerdì mattina l’epilogo. Per il professionista è stato disposto l’applicazione del braccialetto elettronico. Uno strumento che consentirà di monitorare i suoi spostamenti per evitare che si avvicini alla moglie.