89 vittime sul lavoro in tutto il 2023 nel lazio. I dati, dif-fusi dall’Osservatorio Vega Engineering, ci dicono che la nostra Regione, comunque, resta in zona bianca, con un’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate del Paese. A fine di-cembre 2023, il rischio di infortunio mortale nel Lazio (25,4 morti per milione di occupati) risulta ben inferiore rispetto alla media nazionale pari a 34,6.
La situazione, però, varia da territorio a territorio. A-nalizzando i dati delle morti rispetto alla popolazione lavora-tiva si scopre che alcune province del Lazio presentano un ri-schio di infortunio mortale sul lavoro superiore alla media na-zionale. In particolare, quelle messe peggio sono Rieti e Vi-terbo, che si trovano in zona rossa. Sono seguite in zona aran-cione da Frosinone e in zona gialla da Latina. La provincia di Roma è, invece, in zona bianca, con un rischio di infortunio mortale sul lavoro molto inferiore rispetto alla media naziona-le.
Scende il numero totali di vittime: si è passati ai 96 del 2022 agli 89 dell’anno appena terminato. 59 quelli rilevati in occasione di lavoro (11 in meno del 2022) e 30 quelli in itinere (4 in più del 2022).
Il più elevato numero di decessi totali si è verificato in provincia di Roma (58). Seguono: Latina (12), Frosinone (9), Vi-terbo (6) e Rieti (4).
Roma è in cima alla graduatoria anche quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 38 vittime. Se-guono: Frosinone e Latina con 6 decessi, Viterbo (5) e Rieti (4).
È la provincia di Roma quella con il maggior numero di de-nunce totali di infortunio (31.748), seguita da: Latina (3.591), Frosinone (2.028), Viterbo (1.874) e Rieti (1.127).