Il bollettino dell’Arpa Lazio continua a dirci che l’aria in alcune zone della Ciociaria continua ad essere affatto buona.
Le centraline di Ceccano e Frosinone Scalo, in particolare, continuano a sforare i livelli di Pm10 in maniera significativa.
Gli ultimi dati, quelli relativi alla giornata di sabato 3 febbraio, evidenziano come il dispositivo installato a Ceccano abbia raggiunto il 26esimo giorno di sforamento dall’inizio dell’anno.
Sabato la concentrazione di Pm10 nell’aria si è attestata a 87 microgrammi per metro cubo.
Il dato di Ceccano è impressionate. Nei primi i 34 giorni del 2024 solo 8 volte i livelli di Pm10 nell’aria sono rimasti nel limite.
La centralina di Frosinone Scalo ha sforato per la 23esima volta con una concentrazione di 74 microgrammi per metro cubo di Pm10.
Non disponibile il dato di Cassino, le altre centraline ciociare sono rimaste entro i limiti. Mentre a sud di Roma la centralina di Colleferro Europa ha raggiunto il 15esimo giorno di sforamento.
Tornando in Ciociaria è evidente che la situazione di due comuni vicini e confinanti, come Frosinone e Cec-cano, si delicata. Questa gara ad aggiudicarsi la maglia nera per la qualità dell’aria è ripartita anche con il nuovo anno.
I provvedimenti, dalle domeniche ecologiche allo stop alle vetture più inquinanti- – come ripetiamo da giorni – rischiano di rimanere fini a se stessi: e non rappresentano nemmeno dei palliativi.
E visto che almeno fino al prossimo week end non sono previste piogge la situazione legata all’emergenza smog in questi due centri è destinata a restare pressoché immutata.