La crisi industriale della provincia di Frosinone provoca sull’occupazione diretta e su quella degli appalti. Ne è convinta la Cgil Frosinone Latina che accende i riflettori sugli appalti della ristorazione all’interno delle aziende del cassinate.
Mentre i grandi gruppi industriali disinvestono sul territorio provinciale , si assiste – dice il sindacato – all’indebolimento di quei servizi destinati proprio ai lavoratori .
È il caso delle mense aziendali, già fortemente colpite dalle conseguenze della pandemia, e ora messe sem-pre più in discussione a causa della riduzione dei momenti di produzione e quindi della permanenza dei lavo-ratori e delle lavoratrici nei siti produttivi: meno turni di lavoro, turni più corti, e quindi meno pasti.
È il caso della Reno de Medici di Villa Santa Lucia, la cui produzione è ferma per le note vicende ambientali, ma anche dello stabilimento Stellantis di P.S.G, dove dopo il fermo produzione del mese di dicembre, la pro-duzione ha ripreso a singhiozzo, con la pausa mensa concentrata sostanzialmente a fine turno.
Le lavoratrici e i lavoratori della mensa aziendale(dipendenti della Break&Lunch) vedono di conseguenza ridot-to il loro orario di lavoro e un futuro sempre più incerto, evidenzia la CGIL Frosinone.
Per questo giovedì dalle 13 alle 14 presso gli ingressi 1 2 e 4 e dalle 20 alle 21 agli ingressi 2 e 4, le rappre-sentanti della Filcams CGIL Frosinone Latina effettueranno un sit in per sensibilizzare i lavoratori, invitandoli anche a trattenersi dopo la fine del turno per consumare il pasto in azienda: più pasti significano meno ammortizzatori per gli addetti mensa, ma anche l’esercizio di un diritto importante, quello della mensa, che garantisce agli operai un pasto completo e un’occasione di convivialità, evidenzia la Cgil Frosinone Latina. Nonché un modo questo per cercare di arginare le conseguenze di una crisi che sta mettendo a dura prova il tessuto economico e sociale del basso Lazio.