La città di Frosinone, con 70 superamenti, è il peggior capoluogo d’Italia per il numero di giorni di PM10 oltre i limiti. E’ quanto emerge dal rapporto Mal’Aria 2024 di Legambiente, l’analisi che ogni anno l’associazione ambientalista effettua sui capoluoghi di provincia italiani. Alle spalle di Frosinone si piazza Torino con 66 giorni di sforamento annui, Treviso con 63 e Mantova con 62. La media giornaliera annuale è pari a 28 microgrammi al giorno a Frosinone, dato peggiore dell’intero Lazio, stesso dicasi per le polveri ultrasottili.
“A questi parametri di qualità dell’aria pessima – spiega Roberto Scacchi, Presidente di Legambiente Lazio – bisogna rispondere con politiche alte e forti: a Frosinone pedonalizzazioni, contrasto alla sosta selvaggia, implementazione del Bus Rapid Transfer e ripristino della funzionalità dell’ascensore inclinato, ZTL del centro storico, impulso alla sharing mobility e nuove ciclabili”. E’ per questo che l’associazione fa appello al presidente della Regione Rocca, ma anche al sindaco Mastrangeli, per studiare soluzioni che possano essere utili ad invertire la tendenza. “Torniamo a essere il capoluogo con più giorni di mal’aria da PM10 – spiega Ste-fano Ceccarelli di Legambiente Frosinone – ma un risultato così negativo deve anche dare un grande impulso ad atti concreti e coraggiosi come quelli per una città più ciclabile e amica dei pedoni, e a progetti da realizzare velocemente”.
Legambiente però fa anche un appello a far sì che possano essere limitate le biomasse nel riscaldamento domestico, anche queste causa dell’aumento delle polveri sottili. Con questi dati, secondo l’associazione, entro il 2030 per poter rientrare nei parametri, le PM10 a Frosinone dovranno essere ridotte del 29%. Certo è che ad oggi, contando i giorni di sforamento registrati, la situazione non sembra far ben sperare per il futuro. La centralina di Frosinone Scalo continua a sforare e dall’inizio dell’anno sono stati ben 26 i giorni oltre i limiti, su un totale di 38. Se si dovesse mantenere questa media il risultato finale potrebbe essere ben peggiore.