E’ accusato di aver picchiato e minacciato la sua convivente, anche durante la gravidanza e dopo il parto, il più delle volte sotto l’effetto di stupefacenti da oltre un anno. Una condotta che ha fatto finire in manette un 52enne di Frosinone, dopo l’ultimo episodio avvenuto il 13 febbraio. In quell’occasione l’uomo, secondo le accuse, mentre la compagna aveva in braccio la figlia neonata, l’ha prima minacciata brandendo la bottiglia, che ha spaccato ferendola ad un braccio e terminando con una vera e propria devastazione dell’appartamento, continuando a minacciarla di morte.
Solo l’ultimo di una serie di episodi in cui, secondo le accuse, l’uomo aggrediva ed insultava la donna, talvolta anche seguendola e strappandole il telefono per controllare con chi fosse in contatto. Nella tarda serata del 13 febbraio la donna, anche con l’aiuto di una vicina di casa, aveva chiamato il 112 e sul posto si era recata una volante della Questura che l’ha trovata con la mano insanguinata seduta su una sedia in stato di shock con la figlia neonata in braccio. Portata in Questura la donna, a cui i medici hanno diagnosticato dieci giorni di prognosi, ha sporto denuncia nei confronti del compagno.
In quella denuncia, assistita dal suo legale Antonio Ceccani, ha raccontato tutto: le percosse ricevute anche quando era incinta, le aggressioni verbali con l’accusa di essere la causa di ogni suo problema, le minacce finanche mentre allattava la piccola appena nata. L’ultimo episodio dopo i festeggiamenti del carnevale in cui, completamente ubriaco, l’ha colpita portando poi alla chiamata al numero d’emergenza. Ora l’uomo si trova rinchiuso nel carcere di Frosinone con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.