La produzione di veicoli Stellantis fa registrare quasi 10 punti percentuale in meno nel primo trimestre 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Ma non è questa l’unica nota negativa in assoluto nel report diffuso in queste ore. Se andiamo a leggere le cifre che raccontano lo stato di saluto di tutti gli stabilimenti italiano, si denota che Cassino è quello che fa registrare tra le performance più negative: la produzione nel I° trimestre è di 8.540 unità, che rappresentano una flessione negativa del -40,7% rispetto al 2023. Un dato trimestrale così negativo non è mai stato raggiunto nella storia dello stabilimento di Cassino, analizza il Segretario Generale Fim Cisl Ferdinando Uliano che commenta i numeri relativi ai volumi produttivi diffusi da stellantis ad aggiunge: ” Da gennaio lo stabilimento è organizzato su un solo turno, mentre per gran parte dello scorso anno la produzione aveva la doppia turnazione.
Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi, basti pensare che nel 2017 la produzione nel 1° trimestre è stata di 153.263 imparagonabile all’attuale, con un’occupazione di oltre 4.500 unità.
L’assegnazione allo stabilimento della futura piattaforma Stla large bev è positiva, apre a nuove prospettive per lo stabilimento, ma è necessario accelerare sui tempi dei lanci produttivi dei nuovi modelli per invertire un dato produttivo e occupazionale profondamente negativo.
La situazione produttiva ha avuto un impatto negativo sull’occupazione, attualmente in forza sono 2763.
Dall’inizio dell’anno sono state circa 7 le fermate collettive gestite i CDS, mentre nelle restanti giornate il CDS coinvolge mediamente 500 lavoratori al giorno. I lavoratori in trasferta temporanea nei siti Stellantis sono circa 350.
La situazione è in continuo peggioramento, sostiene Uliano convinto che si debbano anticipare quanto prima e assegnare altri modelli e marchi sulla medesima piattaforma da affiancare le produzioni di Maserati Grecale e delle due nuove Alfa Romeo.