Il sasso lo ha lanciato con un comunicato stampa ad hoc il sindaco di Fumone, Matteo Campoli che, insieme al comitato a difesa dell’ospedale, annuncia la chiusura del reparto di chirurgia a partire dal prossimo 19 giu-gno. Con tutte le ovvie conseguenze del caso per i cittadini residenti e per i turisti che numerosi raggiungono la’area del fiuggino a nord della ciociaria durante le ferie estive, costretti tutti a trasferte e pellegrinaggi verso ospedali vicini, in caso di necessità.
Immediata è arrivata la replica da più parti.
In ordine di tempo il primo a rispondere è stato il sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca: “Non è assolutamente vero che venerdì chiuderà un altro reparto . La situazione del riparto di Chirurgia Generale, purtroppo anche quest’anno, è la stessa degli anni passati. Il piano ferie e la attuale carenza di medici, comporteranno una ri-duzione di personale nei fine settimana.”
Ad avvalorare le parole del primo cittadino è il dirigente della asl di Frosinone Luca Casertano che spiega co-me la rimodulazione del reparto comporterà un piano di lavoro 5 giorni su 7 e non 7 su 7, ma solo per il perio-do estivo. Questo per consentire ai dipendenti di godere delle ferie. Specifica inoltre che durante l’estate si assiste ad una fisiologica riduzione dell’attività e dunque ad una riduzione degli orari in cui sara possibile usufruire del reparto di chirurgia. D’altronde come già avvenuto nel 2022 e nel 2023.
Una situazione del tutto temporanea, anche perchè , spiega Cianfrocca, non solo non si parla di chiusure. Ma al momento si parla di oltre 500 assunzioni nuove, assunzioni reali.”
Gli fa eco Daniele Maura, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio che ha spiegato come la ri-modulazione delle attività chirurgiche prevista per il primo luglio sia una misura temporanea, che viene adotta-ta ogni anno per consentire al personale medico di usufruire delle ferie estive
A chiudere definitivamente la querelle è la smentita, secca, del presidente della commissione regionale sanità Alessia Savo , impegnata proprio nel pomeriggio di giovedi in una riunione di commissione: “Purtroppo un’altra mala informazione che rischia solo di arrecare inutili preoccupazioni ai cittadini”.
Il reparto dunque non chiude. Il caso è chiuso.