Diciassette condanne, cinque assoluzione come richiesto dalla Procura ed una camera di consiglio durata oltre otto ore, iniziata alle 13 e terminata alle 21.30 di venerdì. Sono alcuni dei numeri che hanno contrassegnato l’epilogo di “Welcome to Italy”, il processo scaturito dall’omonima operazione che, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, avrebbe svelato l’esistenza di collaudata organizzazione in grado di gestire in maniera illegittima cospicui fondi pubblici destinati all’accoglienza dei cittadini immigrati sia nel cassinate che nelle province di Rieti, Isernia e Caserta. A leggere la sentenza è stato il presidente del collegio penale del Tribunale di Cassino, Claudio Marcopido che, affiancato dai giudici a latere Tania Tavolieri e Antonio Falchi Delitala, ha letto una sentenza di primo grado confermando in larga parte le richieste della Procura. Se il sostituto procuratore Alfredo Mattei il 15 maggio scorso aveva chiesto settan-tuno anni e mezzo di carcere per 17 dei 23 imputati, cinque richieste di assoluzione per non aver commesso il fatto e sei richieste di non doversi procedere per l’’intervenuta prescrizione (ma anche richieste di confisca per quasi 69 mila euro…), il Tribunale di Cassino ha condannato i vari Katia Risi ( a 2 anni e 3 mesi), Paolo Aristipini (4 anni e 7 mesi), Massimiliano Murante (4 anni), Salvatore Maddonni (4 anni), Michele Murante (4 anni e 4 mesi), Bruno Scittarelli (4 anni e 10 mesi ) Alessandro Pieroncini (4 anni), Francesco Mosillo (3 anni e 6 mesi), Lucio Secondino (3 anni e 8 mesi), Giuseppe Di Pilla (4 anni ), Dino Secondino (2 anni e 8 mesi), Modesto Della Rosa (3 anni e 4 mesi), Michele De Rosa (2 anni), Luca Imondi (2 anni e 6 mesi), Martino Valiante (2 anni), Giuseppe D’Errico (1 anno 4 mesi), Simone Di Nallo (1 anno e 4 mesi). Le difese hanno preannunciato appello appena saranno depositate le motivazioni della sentenza di condanna del Tribunale di Piazza Labriola.