CISTERNA – Nell’ambito dell’assistenza alle vittime di codice rosso ed in particolare alle vittime vulnerabili, i Carabinieri di Cisterna di Latina (LT), in data 24 giugno c.a. hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una cittadina straniera 34enne, originaria dell’est Europa, la quale, regolarmente assunta in qualità di badante per prendersi cura di una cittadina italiana 90enne, residente a Cisterna di Latina (LT), riconosciuta quale “soggetto portatore di handicap in situazione di gravità” ai sensi della legge 104/1992, aggrediva l’anziana donna causandole contusioni multiple alla testa e varie parti del corpo.
L’intervento dei militari dell’Arma, avveniva in seguito alla richiesta d’intervento fatta dal figlio dell’anziana donna al numero d’emergenza 112 al quale rispondeva l’operatore della Centrale Operativa del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia che inviava immediatamente sul posto una pattuglia della locale Stazione Carabinieri.
I militari operanti giunti sul posto, venivano informati dal richiedente che, guardando le telecamere di videosorveglianza installate all’interno dell’abitazione della madre, aveva poco prima assistito in diretta, ad una violenta aggressione fisica da parte della badante nei confronti dell’anziana donna di cui invece doveva prendersi cura.La vittima, in conseguenza dell’aggressione, riportava vari traumi al volto e al corpo che rendevano necessario l’intervento del personale del 118 che in considerazione dei traumi rilevati, riteneva opportuno trasportare la donna presso il nosocomio di Latina per i necessari approfondimenti diagnostici e le cure del caso.
La badante, raggiunta all’interno dell’appartamento, nella camera da letto a lei in uso, risultava in evidente stato di alterazione dovuta all’abuso di sostanze alcoliche e, anche alla presenza dei militari intervenuti, continuava a mantenere un atteggiamento agitato e aggressivo, sia nei confronti della vittima che dei familiari della stessa presenti sul posto, fino ad arrivare a scagliarsi alle spalle dell’anziana che era stata presa sottobraccio dal figlio.
Bloccata dai militari operanti, la donna manifestava ulteriore aggressività anche nei confronti degli stessi che, pertanto, la dichiaravano in stato di arresto per i reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi, aggravato poiché commesso in danno di persona con disabilità e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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