Ha trascorso il periodo di detenzione ai domiciliari truffando la gente. È l’ipotesi investigativa che ha portato in carcere un 48enne di Ferentino.
L’uomo stava scontando nella sua abitazione una condanna per furto e danneggiamento.
Secondo le ipotesi dei carabinieri della locale stazione, agli ordini del maresciallo Raffaele Alborino, l’uomo – durante la detenzione domiciliare – ha raggirato alcune persone, almeno tre le vittime che ha sporto querela, carpendo loro dati sensi-bili o inducendole direttamente ad attivare contratti per l’ac-quisto di cellulari.
Ma i telefonini – ipotizzano i carabinieri – anziché alle vittime arrivano al 48enne che poi li rivendeva ad altre perso-ne.
Le vittime invece si vedevano arrivare le rate per il paga-mento di quegli apparecchi, pur non avendoli mai ricevuti e uti-lizzati.
Nel corso delle indagini sono stati individuati una decina di apparecchi telefonici che il 48enne – stando sempre alle ipotesi – avrebbe venduto grazie al suo piano. Tutti gli apparecchi in questione sono stati bloccati.
I carabinieri, pertanto, nelle scorse ore hanno eseguito un’ordinanza di ripristino della detenzione in carcere, emessa dall’Ufficio di Sorveglianza di Roma.
Il 48enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Frosinone.