Dalle neoplasie all’obesità, passando per il diabete e per tutta una lunga serie di patologie croniche di cui grazie ai recenti studi medico scientifici è possibile rallentare di molto la progressione: come? Attraverso l’ossigeno . Perché la ricerca da nobel firmata dal britannico Peter Ratcliffe insieme ai colleghi professori americani William Kaelin e Gregg Semenza ha permesso di comprendere appieno i meccanismi con cui le cellule individuano la presenza o assenza di ossigeno, e danno il via a fenomeni come la produzione di nuovi vasi sanguigni e di globuli rossi. Nel caso dei tumori , ad esempio, è stato portato alla luce che il meccanismo cellulare viene per cosi dire ‘hackerato’, questo per indurre la crescita di nuovi vasi sanguigni che andranno ad irrorare la neoplasia in formazione.
Una ricerca che è valsa il nobel per la medicina nel 2019 a Ratcliffe, Kaelin e Gregg Semenza, ospite dell’istituto San Raffaele di Cassino per un evento formativo di scena nella sala restagno del comune, e al contempo per annunciare un patto di collaborazione con l’istituto cassinate e il premio nobel che accoglierà nei suoi laboratori gli studenti e i ricercatori più meritevoli del territorio e al contempo collaborerà con i professori del San Raffaele per nuovi e importanti filoni di ricerca.
Alla lectio magistralis promossa dal San Raffaele Cassino, IRCCS San Raffaele, Università San Raffaele Roma e Assessorato alla Cultura del Comune, erano presenti classi dell’indirizzo biomedico del liceo scientifico e del classico della città. Perché, al Nobel ci si arriva partendo dai banchi di scuola. Parola di Gregg Semenza.