Ha riempito di botte la compagna e la figlia di quest’ultima, che ha soli 14 anni. Lo ha fatto mentre l’altro figlio della donna assisteva all’ennesimo episodio di violenza tra quelle mura domestiche. Sono pesantissime le accuse a carico di un imprenditore 37enne di Anagni, arrestato dai carabinieri e non nuovo – secondo le ipotesi – a fatti del genere.
L’ultimo episodio è avvenuto lo scorso 18 ottobre. A chiamare i militari, in lacrime, è stata la donna.
Giunti sul posto i carabinieri hanno trovato mamma e figlia con volto e corpo tumefatto per le botte ricevute. La donna ha raccontato che il compagno, in preda ad uno stato d’ira per futili motivi aveva aggredito dapprima la figlia 14enne della vittima e aveva poi rivolto le sue violenze su di lei, intervenuta in difesa della minorenne, incurante della presenza in casa dell’altro figlio minore, gemello della ragazzina.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Anagni le violenze nei confronti della donna, sia fisiche che piscologiche, erano in atto da tempo: già in passato l’uomo era stato arrestato per un’ analoga vicenda di violenza ai danni della vittima.
Madre e figlia sono state poi visitate nel presidio territoriale ambula-toriale della Città dei Papi ed entrambe sono state refertate con una prognosi di 20 giorni.
Per Il 37enne, dopo l’arresto, c’è stata la convalida davanti al Gip del Tribunale di Frosinone. Per lui è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alle vittime.