Interruzioni della linea come quella tra Cassino e Piedimonte San Germano nel ponte dell’Immacolata, lavori di manutenzione che avvengono senza preavvisi e disagi all’ordine del giorno tra ritardi e soppressioni.
«Treni regionali: dove è la regione?»: questa è la domanda che l’associazione “RomaCassino Express” pone al governo della Pisana.
Sono infatti oramai all’ordine del giorno interruzioni della linea per lavori di manutenzione, lavori che avvengono senza preavvisi e nel giro di pochi giorni, mandando in frantumi qualsiasi pianificazione di viaggio personale, lavorativo, ma soprattutto medico, da e verso la capitale. Ma quello che si denuncia non sono i lavori di manutenzione, doverosi se necessari. Bensì la totale assenza della regione su tali contesti, che non supporta minimamente i pendolari, nemmeno alla conoscenza di cosa accadrà domani su interruzioni già pianificate. Cosa accadrà domani? È questo lo stato d’animo che aleggia nel pendolare della FL6 da ormai un anno a questa parte, vittima di quotidiani ritardi, soppressioni e, appunto, interruzioni di linea. Ma a cosa ci riferiamo nello specifico? Alle interruzioni che si avranno da mercoledi 20 a domenica 24 novembre nella tratta Frosinone-Colleferro, che ridurrà notevolmente l’offerta e trasformerà quasi tutti i regionali veloci in treni locali. Seppur inseriti bus sostitutivi, per arrivare a Roma da Cassino ci vorranno dalle 2h30 alle 4h50. E alla interruzione dal 5 al 9 dicembre (inclusi), nel pieno ponte dell’Immacolata, quando i treni termineranno e inizieranno le corse a Piedimonte San Germano. Giornate cruciali in quanto le persone si spostano per tornare in ciociaria, anche da lontano; anche in questo caso l’interruzione è stata appurata casualmente dai canali di acquisto di Trenitalia. Domandiamo semplicemente: perché la regione né si confronta, né convoca le associazioni pendolari, pubblica-mente riconosciute, per discutere le migliori modalità e i tempi idonei per le chiusure della linea? A cosa servono questi lavori di ristrutturazione, in cosa si trarrà beneficio? Ci domandiamo infine: la regione è a conoscenza di quanto tutto su citato?
Purtroppo il silenzio della regione non si limita alla gestione straordinaria (come queste interruzioni), ma anche a quella ordinaria; sarebbe auspicabile vedere pubblicati, su base almeno mensile, i dati sulla qualità del servizio: quanti treni sono arrivati in orario su ciascuna linea? quanti nelle fasce pendolari? ci piacerebbe vedere ogni mese l’assessore spiegare pubblicamente come la Regione si stia occupando della risoluzione dei problemi osservati e misurati nel mese precedente. Se i disagi non possono essere evitati, sarebbe bello insomma avere almeno la percezione che chi ci rappresenta in Regione si stia adoperando per evitarli o minimizzarli.