E’ scaduto il tempo per regolarizzare bonariamente la propria posizione, grazie ai piani di rateizzazione che l’Ater aveva messo a disposizione dei propri inquilini morosi. Ora si passa alla seconda fase: via all’accertamento di tutte le posizioni irregolari, che saranno trasmesse all’agenzia delle entrate riscossione per l’emissione delle cartelle esattoriali.
L’Ater, dopo la massiccia campagna di comunicazione per spiegare ai propri inquilini la possibilità di mettersi in regola pagando il proprio debito a rate e soprattutto la necessità di rimettere i conti dell’agenzia a posto, è passata alla fase operativa: è stato costituito un gruppo di lavoro che si occuperà della ricerca, della ricostru-zione e dell’analisi approfondita delle situazioni debitorie degli utenti.
Un compito quanto masi gravoso se si considera che su oltre 6.500 utenti, ci sono almeno 4.500 pratiche da verificare e analizzare, fascicolo per fascicolo, per capire l’ammontare del debito e capire se quei soldi possa-no essere davvero incassati.
E si tratta di fascicoli cartacei perché nulla è stato fatto per la digitalizzazione.
Il commissario Iannarilli ancora una volta sottolinea come l’Ente sia sull’orlo del default e le azioni da mettere in campo debbano essere incisive e tempestive. “L’obiettivo resta sempre quello di rendere più efficiente e trasparente un’Azienda abbandonata a se stessa e gestita in maniera dubbia per decenni” – queste le parole del commissario.