Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’ex assessore all’ambiente del Comune di Ceccano, Riccardo Del Brocco, indagato nell’ambito dell’inchiesta “The Good Lobby, che lo scorso 24 ottobre aveva provocato un vero e proprio terremoto nella città fabraterna, con l’arresto, tra gli altri, dell’ex sindaco Roberto Caligiore.
Del Brocco, assistito dall’avvocato Pietro Polidori e Davide Salvati, si è presentato martedì mattina a Roma davanti al sostituto procuratore europeo che ha coordinato l’indagine: ha scelto di non rispondere. Preferisce attendere la conclusione delle indagini. All’esito delle quali, in base a ciò che emergerà, sarà la stessa difesa a chiedere un interrogatorio per il loro assistito.
Riccardo Del Brocco è indagato per favoreggiamento e concorso in divulgazione di atti coperti da segreto d’ufficio. Secondo le accuse avrebbe avuto contatti con una talpa che gli avrebbe rilevato elementi e particolari dell’indagine su amministratori e tecnici.
Sono 36 gli indagati in questa indagine svolta dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone. Dieci persone erano finite ai domiciliari.
Per sei di loro, il prossimo 24 dicembre, scadranno i termini della misura cautelare, che erano stati fis-sati in due mesi.
Vale a dire Elena Papetti, Camillo Ciotoli, Diego Aureli, Gennaro Tramontano, Danilo Rinaldi e Vincenzo D’Onofrio.
Torneranno in libertà, indagati a piede libero. Per i sei resteranno le misure interdittive.
Rimangono ai domiciliari quelli che vengono considerati dall’accusa, a vario titolo, i promotori di quella che – sempre secondo le ipotesi – viene considerata una associazione a delinquere finalizzata alla corruzione: . L’ex primo cittadino Caligiore, il faccendiere Stefano Anniballi, l’ingegner Stefano Polsinelli, e Antonio Annunziata. Per la Procura europea era stato creato un sistema con cui pilotare gli appalti del comune di Ceccano in cam-bio di tangenti.