ANZIO – 29 GEN – Una maxi confisca di beni mobili e immobili ad Anzio, Nettuno ed Aprilia è stato eseguita dal comando provinciale della Guardia di Finanza e dalla Questura di Roma.
Il provvedimento è stato emesso dalla Corte d’Appello di Roma, diventato definitivo dopo la pronuncia della Corte di Cassazione. Il valore complessivo dei beni confiscati, in parte ricadenti anche nella provincia pontina, ammonta a 1,3 milioni di euro.
L’operazione denominata “Antium”, coordinata della Direzione distrettuale antimafia di Roma, ha consentito di ricostruire la carriera criminale e la posizione economica e patrimoniale di sette persone che avevano dato vita ad una attività di traffico di droga, considerate dagli inquirenti vicine alla ‘ndrangheta.
Sotto sequestro nove unità immobiliari, tra fabbricati e terreni situati ad Anzio, Nettuno, Cappadocia (in provincia dell’Aquila) e Aprilia. Tutti i beni, sia mobili che immobil, ora fanno parte del patrimonio dello Stato. Tra questi anche auto e motoveicoli, una ditta individuale attiva nella gestione di palestre, l’intero patrimonio aziendale di una società che si occupava del commercio al dettaglio di prodotti ittici, nove tra rapporti finanziari e polizze assicurative.
Oltre al sequestro, nello stesso procedimento è scattata la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno: per tre anni e per due a carico delle 5 persone coinvolte.