CASSINO – 16 FEB – Una nuova aggressione in carcere, stavolta nella struttura di Via Sferracavalli a Cassino. A farne le spese un assistente capo della polizia penitenziaria.
È il sindacato Fns Cisl a lanciare un ulteriore allarme: l’episodio è avvenuto venerdì sera, poco dopo le 22. Stando alla denuncia dell’organizzazione sindacale, un detenuto italiano di origini campane ha dato in escandescenza, aggredendo senza alcuna motivazione il personale di vigilanza.
Avendo dei problemi psichiatrici, si legge nella nota, era uscito dalla cella per recarsi in infermeria quando improvvisamente si è scagliato contro gli agenti in servizio in quella sezione del carcere.
L’assistente Capo che ha avuto la peggio è stato portato con un’ambulanza in ospedale a Cassino dove è ancora ricoverato.
L’episodio torna di nuovo ad accendere i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro della polizia penitenziaria: attualmente nella struttura di Cassino sono ospitati, stando ai dati del ministero della giustizia del 31 gennaio, 310 detenuti, contro una capienza regolamentare di 203. 107 persone in più quindi.
A questo si aggiunge un’altra denuncia: la Fns Cisl sottolinea come detenuti con problemi psichiatrici non dovrebbero stare in carcere ma dovrebbero invece essere curati in altri luoghi.