POMEZIA – 21 FEB – Ad agosto scorso riuscì a penetrare in un’azienda di via dei Castelli Romani, a Pomezia, scassinando una porta antincendio e una volta all’interno si appropriò di 2.500 euro.
Quando il colpo fu scoperto dalle vittime, i Carabinieri della Compagnia di Pomezia intervennero per effettuare il sopralluogo e, durante le operazioni, fu rinvenuta una singola impronta digitale sulla porta forzata dall’ignoto ladro che, opportunamente repertata, fu inviata ai laboratori del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche per meglio esaminarla e risalire all’identità del malvivente.
E’ finito in manette così, a distanza di 6 mesi dal colpo, un 29enne di Pomezia, con precedenti, a cui i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Velletri su richiesta della locale Procura della Repubblica, con l’accusa di furto aggravato.
Il ladro è stato ammanettato e rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.
Sono in corso ulteriori accertamenti finalizzati a capire se il 29enne si sia reso responsabile di analoghi reati.