Le nuove regole sono alle porte: una stretta voluta dal governo per T(cercare di arginare un fenomeno fin troppo diffuso, quello dei minorenni che giocano d’azzardo, nonostante la legge lo proibisca. La novità più importante riguarderà le slot e le video lottery: sarà possibile giocare solo dopo aver inserito la tessera sanitaria. E se pensate che aggirare l’ostacolo sarà possibile, magari facendosi prestare il documento da un maggiorenne solo per cominciare, vi sbagliate: ogni 15 minuti sarà effettuata una verifica, con la necessità di far leggere di nuovo alla macchinetta il codice della propria tessera. Il sole 24 ore spiega tutti i cambiamenti che nel giro di pochi mesi entreranno in vigore, riproponendo anche i dati dei monopoli, riferiti al 2017, sulla spesa di ogni singolo cittadino. E per la una volta Frosinone e Latina sono in alto in classifica, a voi giudicare se sia un bene o no. La graduatoria è stata stilata calcolando quanto in media spenda una persona per il gioco, inteso come lotto, superenalotto, gratta e vinci, scommesse sportive, bingo, ma soprattutto slot e videolottery: su 19 miliardi spesi in tutto, oltre dieci sono finiti nelle macchinette.
È Prato a guidare la classifica: ogni cittadino ha speso in media in un anno 672 euro. Scendendo, la prima città laziale che si incontra, alla posizione numero 8, è Latina, dove la spesa si attesta a 422 euro. Di poco inferiore in provincia di Frosinone, dove si ferma a 400 euro, conquistando il 20esimo gradino. Roma la troviamo solo al 35esimo posto, con 372 euro di media, ma con un gettito complessivo che impressiona: 708 milioni di euro, contro i 108 di Latina ed i quasi 93 di Frosinone.
Tornando alle nuove regole: per trovare in giro le prime apparecchiature capaci di leggere le tessere bisognerà attendere il 2020, così come prevede la legge di bilancio. Il sistema potrebbe creare problemi anche ai furbetti che riceveranno in futuro il reddito di cittadinanza, le verifiche potrebbero tracciare queste giocate e far perdere il diritto al sussidio.