La madre vive nella speranza che la sua bambina possa festeggiare i suoi 4 anni, che compirà a maggio, e che presto possa tornare nella sua casa, in Ciociaria. Da nove mesi, la sua piccola Elide sopravvive attaccata ad un macchina, al Bambin gesù di Roma, in attesa di un trapianto di cuori e polmoni. E la vita di tutta la famiglia, verolana, si è trasformata in via vai continuo con Roma. Mamma Cecilia vuole lanciare un appello, non per la sua bambina, che è già in lista d’attesa, in questa lotta contro il tempo: vuole semplicemente far capire a tutti l’importanza di donare gli organi, una pratica che nel nostro paese ancora non è abbastanza diffusa. “troppi bambini – ci racconta – non fanno in tempo ad essere operati perché le liste d’attesa sono molto lunghe”. L’obiettivo è sensibilizzare: forse questa storia può contribuire a far capire quanto questi piccoli leoni ed i loro genitori aspettino con ansia quella telefonata che potrebbe cambiar loro la vita, quanto siano aggrappati alla speranza che qualcuno compia questo gesto di grande generosità, donando gli organi.
“Purtroppo le cose accadono e noi non possiamo farci niente – ci dice – la donazione però può aiutare a pensare che la vita di tuo figlio o di un tuo famigliare continuerà in altre persone”.
Elide intanto continua a combattere: vive da luglio scorso attaccata a quella macchina, l’Ecmo, ma ha la stessa gioia di vivere dei bambini della sua età. Ha ricevuto in ospedale la visita di Totti, gioca, si diverte con i suoi genitori, a carnevale si è travestita da fragolina.
Continua a combattere piccolina, il 7 maggio devi spegnere le tue prime 4 candeline.