ROMA – 05 APR – “Al di là del sistema di voto che pure è importante, è fondamentale ricostruire un efficace assetto istituzionale delle Province. Un ente intermedio tra Regioni e Comuni, con funzioni chiare e risorse certe, è essenziale per dare risposte ai cittadini, per avvicinare le istituzioni alle persone, per sostenere i territori e la loro economia”.
E’ quanto evidenziato dal Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo, nel corso del direttivo dell’Upi che si è svolto a Roma.
““L’Upi sta facendo un importante lavoro di rilancio in questi anni. Con il presidente De Pascale cercheremo di portarlo a dama: in primo luogo con il Tavolo per la revisione della riforma e soprattutto con la riscrittura di un nuovo Tuel, in secondo luogo recitando un ruolo da protagonisti rispetto alla delicata materia del regionalismo differenziato. Come membro della Conferenza Stato Città Autonomie locali cercherò di dare un contributo diretto, portando l’esperienza e soprattutto i bisogni dei territori, che spesso non vengono percepiti a livello centrale”.
“Da tempo – argomenta Pompeo – stiamo richiedendo un ampliamento delle competenze oltre quelle stabilite dalla legge 56, anche attraverso una ricollocazione delle funzioni delegate da parte delle Regioni: turismo, cultura, formazione professionale, competenze faunistico venatorie. E poi, per quanto riguarda il Lazio, finalmente chiarezza sulla materia ambientale. Senza contare l’impegno per la Casa dei Comuni, a partire dalle funzioni di stazione unica appaltante”.
“Sulle risorse sicuramente c’è stata un’inversione di tendenza in questi ultimi anni, ma occorre permettere alle Province di tornare a programmare, oltre che a mettere in sicurezza i bilanci. Servono fondi specifici, in aggiunta ai bandi e ai contributi delle Regioni. Faccio un esempio: ANAS gestisce circa 20.000 km di rete. Il Contratto di gestione 2016-2020, prevede 19 mld per investimenti, 190.000 euro al km l’anno. Province e Comunità Montane gestiscono 132.000 km di rete. Il Fondo investimenti 2018-202: prevede 1,6 mld, pari a 2.020 euro al km l’anno. Una disparità insostenibile, che ricade sui cittadini, sulle imprese, sulle possibilità di sviluppo delle comunità locali. Tale rapporto va riequilibrato, anche perché le Province hanno progetti immediatamente realizzabili, che sarebbero non solo un miglioramento per la messa in sicurezza dei territori, ma anche uno stimolo per l’economia”.
Nel corso della riunione il Presidente De Pascale ha informato i presenti che il prossimo 27 aprile, tutti i presidenti delle province d’Italia saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco.