FROSINONE – 08 APR – Le possibilità di salvezza del Frosinone sono intorno al 20%: parola del presidente Maurizio Stirpe intervenuto lunedì mattina alla trasmissione radiofonica della Rai Radio Anch’io Sport.
Stirpe ha riconosciuto come in questa stagione siano stati commessi tanti errori e come si stia raccogliendo troppo tardi.
Guardando al futuro, salvezza o meno, «il Frosinone – ha detto Stirpe – per quello che ha investito, ha solo un piano: essere protagonista. Spero si salvi ma se non succedesse, ripartirebbe in B con l’ambizione di risalire subito».
Tornando su questo finale di stagione secondo il presidente la quota salvezza è anche aumentata: “Dovremmo provare a fare tante imprese quante le occasioni che abbiamo fallito”. Certo sulle possibilità del Frosinone pesa come un macigno anche il bruttissimo avvio di stagione: «Abbiamo pagato il passaggio dalla B alla A, non c’entra il fatto che all’inizio non c’era Baroni».
Stirpe, dunque, assolve in qualche modo Moreno Longo. Per il presidente il tecnico piemontese non ha cosi tante colpe. «Non abbiamo avuto tempo per metabolizzare i cambiamenti che merita un passaggio come questo, dalla B alla A. Il fatto – ha ribadito – è che si è partiti in ritardo, il campionato del Frosinone è iniziato a metà ottobre».
La prossima sfida è contro l’Inter: “Dobbiamo provare a giocare la nostra partita con coraggio ed entusiasmo, dovremo sempre accettare quanto siamo stati capaci di raccogliere”. Il calendario poi proporrà allo Stirpe, il 28 aprile, il Napoli. Il presidente spera che gli azzurri quel giorno non siano in forma.
Infine il Var. Ritenuto strumento utile anche se – secondo Stirpe – è costato 6 punti al Frosinone: il gol annullato contro il Milan, il rigore negato contro la Lazio, il secondo gol della roma viziato da un fallo di mano.
Per Stirpe, però, il Var è utile, a condizione che non ci voglia il controllore di chi controlla il VAR.