REGGIO CALABRIA – 15 APR – Ci sono due aziende di Latina tra le sette sequestrate nell’ambito di una doppia operazione condotta dai carabinieri di Reggio Calabria che ha portato all’arresto di Tommaso De Angelis, 59anni, ritenuto vicino alla cosca ‘ndranghetista “Alvaro-Pajechi”. I sigilli sono scattati per la I.Ge.Co Srl e per la Pontina Costruzioni. I provvedimenti derivano da due distinte operazioni denominate “Camaleonte” e “A Ruota Libera”, eseguite rispettivamente dai carabinieri della Compagnia e del Nucleo investigativo di Reggio Calabria. Le aziende pontine di costruzioni sono implicate nell’ambito dell’inchiesta “A Ruota libera”, relativa a due appalti per lavori pubblici che erano stati banditi nel 2013 dal Comune Di Reggio Calabria. Uno, per la manutenzione stradale del valore di quasi 2milioni di euro, era stato aggiudicato alla I.GE.CO. L’altro, inerente la realizzazione di un circuito di piste ciclabili del valore di oltre 570.000 euro, era stato aggiudicato alla PONTINA COSTRUZIONI Srl e subappaltato alla I.GE.CO. Srl: entrambe sono riconducibili ad un imprenditore pontino che – dicono gli inquirenti – ha garantito l’esecuzione di lavori pubblici ad imprese vicine alla criminalità organizzata. Secondo le accuse la IGECO ha favorito l’impresa calabrese del reggino Domenico Mussolino, ritenuto contiguo alla cosca Tegano, che non avrebbe potuto effettuare prestazioni lavorative in subappalto in quanto priva della certificazione antimafia, attraverso una serie di condotte mirate ad occultare la sua partecipazione all’esecuzione dell’appalto.
Inoltre, sempre in tema di commistioni con la criminalità organizzata, per i carabinieri le due ditte con sede a Latina hanno avuto rapporti anche con un’altra società, la GIENNE Costruzioni Srl, per la fornitura dei conglomerati bituminosi e per i noli a freddo e a caldo necessari in entrambi gli appalti comunali.