CASSINO – 03 MAG – Sarà la seconda metà dell’anno quella che darà maggiori soddisfazioni al gruppo Fca soprattutto nell’area europea. Ne è convinto il numero uno della casa automobilistica Mike Manley che in mattinata ha presentato i dati economici trimestrali del gruppo ed ha risposto alle domande degli analisti. Un trimestre che a livello economico non è andato per il meglio, ma che secondo Manley era atteso, e che soprattutto non va ad inficiare i target che erano stati preventivati per l’anno in corso.
Come a dire “siamo in un momento di transizione, ma il futuro è positivo”. Un futuro che a partire da giugno mostrerà numeri nettamente migliori – dice Manley – soprattutto nell’area europea. Lo scorso anno è stato caratterizzato si legge in una nota da “forti venti contrari”, ma le contromosse sono già in atto. Manley quindi parla per macroaree, vede bene l’Europa, ma non dice nulla sugli stabilimenti italiani, tantomeno parla di nuovi modelli. O meglio, lo fa, ma annuncia solo una Jeep ed una Ram per il mercato statunitense.
La Fiom, attraverso il segretario De Palma, non condivide neanche una briciola dell’ottimismo di Manley. “Il 2019 sarà un anno nero tra calo di volumi e mancanza di nuovi modelli, un vortice che continua a creare aumento di cassa integrazione”. De Palma a differenza di Manley li cita gli stabilimenti italiani e parla anche di Piedimonte: “I numeri negativi di Alfa costringono i lavoratori di Cassino a vedere aumentare le giornate di fermata”.
Alla fine le conclusioni sono due: per Manley bisogna solo aspettare perché la congiuntura negativa sta per finire e se riparte il mercato si riaccendono anche le fabbriche; per la Fiom invece si deve affrontare il prima possibile la questione nuovi modelli e richiamare l’azienda alle proprie responsabilità, altrimenti il settore automotive in Italia si spegnerà progressivamente. E la verità quale è? La verità come al solito sarà nel mezzo, sarà condita ancora di tanta cassa, ma le novità sono pronte a sbarcare a Cassino e con esse si tornerà a lavoro.