ROMA – 30 MAG – La Regione Lazio fotografa lo stato di salute dei suoi cittadini e lo fa attraverso i dati che fanno parte del sistema Prevale. Nove gli indicatori presi in esame per valutare il numero di accessi al ps, le patologie in aumento o in diminuzione, i servizi assistenziali più richiesti, le dipendenze, l’assistenza territoriale e specialistica.
Negli ospedali ricadenti nell’azienda sanitaria locale ciociara sono stati 146931 accessi al ps, con Frosinone che sfiora i 48 mila. Nel basso Lazio solo il Santa Maria Goretti fa di più con oltre 58 mila accessi. Per dare una idea , queste sono cifre solite negli ospedali romani come il sant’Eugenio, il Pertini, il policlinico Tor Vergata. Da qui si spiega il dislivello tra la mole di lavoro cui i medici del basso Lazio sono sottoposti e le forze lavoro a disposizione. In ciociaria dopo lo Spaziani, c’è il Santa Scolastica di Cassino con poco meno di 42 mila accessi. In entrambi i casi parliamo di una maggioranza di codici verdi. Casi non strettamente urgenti, curati anche ambulatorialmente. Da qui la volontà della regione Lazio di rafforzare strutture di riferimento territoriale come gli ambufest per decongestionare gli ospedali.
Parlando di patologie in regione si ricorre sempre più al taglio cesareo per il parto. Nonostante gli inviti del governatore Zingaretti, il naturale sembra essere la scelta meno diffusa per le primipare. Trend inverso invece nel caso del secondo figlio. Sempre più le donne infatti che scelgono il naturale dopo un cesareo.
Dimezzata l’incidenza di mortalità da ictus dal 12 alò 6 %.
Aumenta il numero di ricostruzione della mammella dopo l’esportazione a causa di un tumore. Ma non l’incidenza di cancro al seno.
Nota dolente le dipendenze. I numeri aumentano se parliamo di abuso di alcol. Basti pensare che a Cassino e a Frosinone le nuove richieste sono quasi uguali ai pazienti già in cura.
Per quanto riguardo l’uso di oppiacei si registra una leggera diminuzione nel Lazio che diventa però corposa per la ciociaria e il pontino.
Trend diverso per il ricorso alla cocaina. Nel territorio regionale c’è una leggera diminuzione , nelle province di Frosinone e Latina crescono gli accessi alle strutture deputate ad assistere il paziente in un percorso di riabilitazione dalla dipendenza.
In ogni caso i dati possono avere differenti accezioni. Il numero di nuovi malati da alcol, eroina e cocaina non significa necessariamente che dilaga l’uso di queste sostanze , ma che grazie anche alle campagne istituzionali c’è una nuova consapevolezza e dunque sempre più persone che scelgono di uscire allo scoperto.
Dalla fotografia che fa il sistema Prevale, il Lazio è in salute, seppure con qualche difficoltà dettata soprattutto dal dislivello tra la mole di lavoro e la forza realmente presente nelle strutture. Vecchio tallone d’Achille delle Asl ciociare e pontine.