LAZIO – 04 GIU – Aiutare le donne vittime di violenza con un contributo, permettendo loro di ricominciare a vivere. Nella maggior parte dei casi le vittime non denunciano i loro aguzzini perché non indipendenti economicamente. Il contributo da parte della Regione Lazio potrà incentivare tante donna a parlare, a denunciare e scrivere la parola fine ai loro incubi.
Dalla Regione Lazio arriva il Contributo di Libertà per accompagnare le vittime della violenza maschile nel percorso verso l’autonomia e la riconquista della propria indipendenza.
Con uno stanziamento complessivo di 750mila euro, la Regione Lazio garantisce un sostegno concreto di 5mila euro per ogni donna presa in carico dalla rete regionale delle Case Rifugio. Ad annunciarlo è stata l’assessore al Turismo e alle Pari Opportunità della Regione Lazio, Lorenza Bonaccorsi.
Il contributo di libertà potrà essere usato per le spese di prima necessità, come per esempio per la caparra di una nuova casa, per l’acquisto di mobilio essenziale, per il pagamento delle utenze, per le spese sanitarie urgenti, per sostenere alcune spese a favore dei figli.
“Dopo la prima accoglienza e l’ingresso nella rete dei servizi – ha detto Bonaccorsi – le donne vittime di violenza vivono una fase altrettanto complessa, quella del reinserimento nella società in un percorso di piena autonomia. Una nuova casa, una nuova scuola per i figli, un nuovo lavoro, un nuovo mondo. Per questo il Contributo di Libertà approvato oggi dalla Giunta regionale, rappresenta un tassello importante nelle politiche di sostegno rivolte alle vittime della violenza maschile e ai loro figli minori per affrontare le difficoltà e per incentivare una fase di piena autonomia abitativa, economica e personale”.